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LO STUPA E LA PAGODA


Lo stupa è il monumento religioso che accoglie le reliquie e gli elementi di insegnamento del Buddha. Si compone principalmente di una cupola emisferica sormontata da una costruzione quadrata terminante con un’asta verticale a supporto di dischi orizzontali.

L’intero monumento è spesso circondato da una balaustra che prevede la circumambulazione di rito.

Ogni suo dettaglio architettonico risponde a precisi simbolismi rigidamente indicati nei libri sacri.

Spostandosi dall’India all’Estremo Oriente lo Stupa si trasformò in Pagoda.

Come lo stupa anche la pagoda era nata per conservare le spoglie e le memorie del Buddha ma questa fu influenzata dalle torri cinesi acquisendone specifici caratteri: multipiani in numero dispari e pianta poligonale. Gli interni contengono solo le scale e il pilastro centrale che si inoltra sino alla sommità e sorregge una  colonnina, sporgente sull’alto dell’esterno, completata da una serie di dischi incastonati orizzontalmente come negli stupa. Talvolta lo stesso interno funge da cappella, spesso i fedeli ne restano esclusi: frequentemente stupa e pagoda segnano il paesaggio con la loro presenza nell’intento di ricordare la meditazione e la preghiera.

In Oriente il significato cosmologico della cupola come rappresentazione dell’universo conduce alla ripetizione del modello sia per la pratica religiosa sia soltanto, in omaggio a Buddha, per creare una scultura nello spazio.

Lo schema di grande possente stupa a pianta quadrata di Borobodur (Indonesia) si trasforma in stupa svettante a Shwe Dacon (Tailandia).

   Stupa di Shanti - Leh (India)

  Pagoda di Shwedagon - Myanmar (Birmania)

 

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