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DUOMO DI FIRENZE

 

Il Duomo di Firenze, più noto come Santa Maria del Fiore, celebra la transizione dal Romanico al Gotico al Rinascimentale Fiorentino.
Il lavoro impostato nel 1296 da Arnolfo Di Cambio passò nelle mani di Giotto che si dedicò soprattutto al campanile. Andrea Pisano e altri completarono la chiesa (1421). Le due porte laterali furono scolpite da Donatello e dal Ghirlandaio.
La facciata attuale venne riedificata nel 1887.
La cupola inventata dal Brunelleschi (1434) ha otto spicchi tenuti da costoloni in pietra. È poderosa e agile, echeggia gli slanci gotici verso il cielo ma esprime diversa propria personalità per la linearità delle campiture. La lanterna conclusiva (del 1461 ma brunelleschiana) costituisce la chiave, forte e morbida, di tenuta di tutta la cupola.
Il campanile, detto di Giotto, appena staccato dalla chiesa, fu completato da Andrea Pisano e da altri. È caratterizzato dai poderosi ed eleganti contrafforti angolari che contornano le due bifore e la trifora superiore fino alla corona del ballatoio.
Dominano le luminose policromie dei marmi tra delicati rilievi e una sobria statuaria. La zoccolatura di base racconta con bellissime formelle gli insegnamenti biblici con rappresentazioni allegoriche e naturalistiche.

 

  In alto  - Veduta notturna  Basilica di Santa Maria del Fiore - Campanile di Giotto

  A destra  - Facciata del Duomo di Firenze

  In basso  - Campanile di Giotto (Firenze)

    

 

 

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