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MISTERI


 

Molti miti, leggende e misteri sono stati alimentati da quest'opera ricca di contenuti sia dichiarati sia taciuti, sia espliciti sia celati, ancor più dopo quasi 5000 anni di notorietà estesa a tutti i livelli anche i più popolari, soprattutto perché essa ha trattato il tema della morte, il mistero dei misteri, il mistero per eccellenza.

Si racconta di tante maledizioni che hanno colpito i profanatori delle piramidi, di preziosi amuleti che ne derivano, di formule propiziatorie, di passaggi segreti ancora da scoprire, di meccanismi misteriosi che azionerebbero l’aprirsi di altre sale.

 Ipotesi fantasiose sostengono che le piramidi di Giza risalirebbero al XII millennio volute da extraterrestri come pietre miliari visibili  dallo spazio.

Restano senza risposta taluni interrogativi:

- La piramide di Cheope è stata costruita sopra e intorno un precedente tempietto incorporato?

- L'attuale testa della sfinge è rimodellazione della parte sopravvissuta dell'originale testa di leone fratturata?

- E’ un caso che il meridiano passante per Giza è, fra tutti, quello che attraversa la maggior lunghezza di terre e la minore di mari?

- Il preciso meridiano (31° Est) passante per il vertice della piramide di Cheope divide la quantità di terre emerse dell'intero globo in due parti perfettamente uguali. Come si spiega dal momento che all'epoca non si conosceva l'esistenza del continente americano e ancor meno si avevano le misurazioni della terra?

- E’ un privilegio della casualità che il parallelo passante per Giza (30° Nord) é anche quello che fra tutti attraversa il maggior sviluppo di terre emerse?

Altra esperienza è quella della sezione aurea e l’enunciazione del Pi(greco) sconosciuti agli Egizi eppure presenti in maniera latente nella Piramide:  il rapporto  (0, 618) tra la superficie della base e quella laterale è uguale al rapporto tra la superficie laterale e quella totale (equivale a dire che la superficie laterale è media proporzionale tra la superficie della base e quella totale). Questo è ricorrente quando si disegna con squadra e compasso, ancor più quando si pongono vincoli particolari come prescegliere un'altezza che conduca a facce laterali equilatere.

Il perimetro di base diviso l'altezza corrisponde alla perfetta misurazione del 2 Pi(greco)=2 x 31416) necessari a calcolare la circonferenza unitaria eppure il calcolo del Pi(greco) = 3,1416 fu scoperto dai greci solo migliaia di anni dopo la costruzione delle piramidi.

Così pure è singolare che il quadrato dell'altezza delle piramidi sia uguale alla superficie di una faccia della piramide.

Si può considerare discendente nè dal caso nè dalla magia il sussistere di informazioni geometriche e matematiche non ancora note al sapere dell’epoca ma di fatto insite nell’armonia dei numeri che vive prima ancora che qualcuno la enunci. Per questo non sorprende (ma qualcuno grida al miracolo) se troviamo rispettati (non applicati!) i vari teoremi di Talete, Pitagora, Euclide, migliaia di anni prima della loro enunciazione.

 

DETTAGLIO DELLA PIRAMIDE DI CHEOPE

 

 

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