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EROSTRATO


Distrusse (356 a.C.) il Tempio di Artemide a Efeso (Turchia), una delle Sette Meraviglie del tempo antico, al solo scopo di passare alla storia.

Il tempio fu bruciato il giorno della nascita di Alessandro Magno. La coincidenza fu vista, a posteriori, come segno del destino.

Oggi si chiama erostratismo la patologia clinica che affligge coloro che affetti da protagonismo non demordono davanti all'alto prezzo fatto pagare all'umanità.

Fu gesto non folle, anzi  lucido, e  riuscito, per ottenere l'immortalità.

Erostrato venne giustiziato e le spoglie furono disperse perché non ne restasse traccia e ci si dimenticasse anche il nome. Invece il folle, non folle, in questo l'ebbe vinta.

Erostrato ne voleva pagare il prezzo della condanna; senza di questo non avrebbe raggiunto lo scopo, sicché il suo fu un suicidio eroico, per una causa discutibile ma giusta per lui che non conosceva altre vie per guadagnarsi l'eternità.

Da un punto di vista storico, estetico, filosofico, bisogna dargli ragione e onorarne la memoria, senza per questo farne l'apologia, né approvarlo moralmente, né tantomeno farne bandiera di vandalismo e di iconoclastie  e stragi di alcun tipo.

Eventualmente eleggendolo ad emblema del portatore di violenza sopraffattrice, almeno  si toglierebbe diritto di originalità di paternità a chi volesse imitarlo.

 

   

IPOTESI DI RICOSTRUZIONE DEL TEMPIO DI ARTEMIDE A EFESO, IN ANATOLIA ( OGGI TURCHIA).

 

 

 

 

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