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SCIENZA


 

In merito ai tre grandi temi dell’anima, della morte e dell’eternità la scienza è pervenuta ad oggettivi chiarimenti sostanziali ma non esaurienti.

 

ANIMA

In quanto immateriale, l’anima ha posto molti limiti all’applicazione delle moderne scienze matematiche. Non si è riusciti a determinarne il peso, le dimensioni, l’aspetto, la natura, la formazione e le trasformazioni.

Gli Egizi ritenevano che il Faraone possedesse un’anima formata di tre parti, o tre aspetti, il Ka, il Ba, l’Akh, rispettivamente l’energia, la psiche, la magia.

Millenni di successive speculazioni filosofiche ne hanno meglio definito i concetti con le possibili sfumature, hanno assegnato preminenza all’una o l’altra componente e spostato diversamente  i confini di competenza di ciascuna delle tre parti.

I Greci, con Aristotele, vedevano l’anima tripartita in vegetativa, sensitiva ed intellettiva.

Sant’Agostino aveva accennato e Cartesio aveva dimostrato che l’anima c’è, ma ancora con Locke essa era un oscuro ‘non so che’.

Ad inizio del 1800 si erano scoperti i diversi tipi di nervi, i sensorii e i motorii. Alla fine dello stesso secolo venivano applicati strumenti matematici per lo studio di fenomeni psichici come la misurazione della ‘soglia di coscienza’ e delle ‘quantità psichiche’.

 

 

 

Freud introdusse il concetto di ‘inconscio’ sconvolgendo le tradizionali interpretazioni della psicologia. L’anima non fu più vista come composta  dei soli caratteri esteriori e coscienti ma anche dotata di un’ ‘ombra’ formata dagli elementi rimossi della personalità.

 

 

 

 

Per Jung  l’anima è l’energia vitale dell’individuo ed è costituita dalla sola ‘libido’, o desiderio di piacere, e istinto di autoconservazione.

Le scienze moderne hanno soffermato l’attenzione sulla interpretazione o componente psichica dell’anima. Ne sono nate disparate branche specialistiche che vanno dalla psicologia, individuale e sociale, animale e ambientale, alla psicanalisi.

 

 

 

 

NASCITA  DELLA VITA

La scienza ha individuato nel Big Bang il momento e la meccanica della formazione della nostra galassia, con la nascita delle stelle e del nostro  Sole. Ha dimostrato le trasformazioni della Terra come sviluppo meccanicistico della scheggia staccatasi dalla Stella. Ha ricostruito le tappe dell’infanzia della vita sulla Terra ma non si è espressa sull’origine della prima scintilla di quella vita, dubitando che si fosse  prodotta come fenomeno spontaneo del pianeta stesso o che provenisse da altri corpi o altre forze celesti.

Nulla si sa di quanto ci fosse prima del Big Bang né tantomeno se preesistesse la vita.

 


   

ANIMA DEL MONDO

Così come ogni singolo organismo vivente umano o animale è dotato di un’anima propria che gli dà la vita e gli  guida l’esistenza così molte dottrine antichissime sostengono che abbia un’anima propria il mondo intero, inteso anch’esso come unico grande organismo, e chiamata ‘anima del mondo ’.

Tali dottrine riscontrano inoltre precise analogie e parallelismi tra il fluire della vita umana e quello del mondo se non addirittura dipendenze blande o strette dell’uno dall’altro.

A sostegno degli enunciati vale l’osservazione della ciclicità dei fenomeni celesti (ritorno periodico dei pianeti e delle stelle in posizioni o allineamenti già assunti in precedenza) e dei fenomeni naturali terreni (come il ritorno delle stagioni) e dei comportamenti umani (con il fiorire e perire delle civiltà).

Gli influssi sull’uomo, e sulle sue attività, sempre riconosciuti al Sole e alla Luna per l’apporto di energia, di luce e di calore, vengono fatti discendere da tutte le stelle e ancor più dai pianeti (di qui l’adorazione degli astri). Le forze vitali  delle stelle e dei pianeti sarebbero state assorbite ed acquisite molto più dai minerali e in particolar modo dalle pietre preziose, perciò credendo che queste possano influenzare gli umori e i destini degli uomini.

La ciclicità eterna e regolare degli astri è stata vista come specchio delle vicissitudini umane, in grado di mostrare la realtà del momento o i suoi passati od indifferentemente i suoi sviluppi futuri. Di qui nasce l’Astrologia come scienza di interpretazione dei messaggi leggibili nelle posizioni momentanee delle stelle.

L’uomo sarebbe segnato dagli influssi astrali ottenendone la propria indole e personalità e destino, al momento della nascita o del concepimento, in dipendenza della combinazione delle loro forze vitali, variabili in funzione della loro posizione del momento.

Una concezione di così vasto respiro universale non poteva essere scalfita col passaggio dalla visione geocentrica tolemaica a quella eliocentrica copernicana né subisce ripensamenti a seguito delle elaborazioni delle scienze moderne che hanno profilato l’esistenza di una molteplicità di mondi, interconnessi o estranei che siano tra loro.

Le ricerche dell’ultimo secolo non hanno riscontrato alcun significativo valore identificativo, chimico o magnetico o dinamico, dei singoli pianeti. Hanno applicato le indagini statistiche volte a verificare le eventuali  corrispondenze psichiche tra i gruppi umani aventi identici natali temporali e locali, con risultati positivi ma dubitativi a causa della soggettività dei metodi di indagine e dei criteri di valutazione delle risposte rilevate.

 


 

 

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