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PADRE PIO (1887 - 1968)


Nato contadino a Pietrelcina (alle porte di Benevento), già dall'età di cinque anni aveva patito l'inizio di un calvario di malattie, con enterite, a sei anni, tifo a 10 anni, poi forse schizofrenia, bronchite asmatica, gastrite e poi ulcera, tubercolosi polmonare, ernia inguinale, cisti al collo, epitelioma  (forma di tumore maligno all'orecchio), pleurite, artrite e artrosi, culminato con le visioni e le stimmate e le ipertermie (frequentemente il suo corpo superava la temperatura di 48-50°).

Tutte vissute con atroci sofferenze fisiche sorrette con sollievo dalla convinzione che fossero esperienze soprannaturali di purificazione destinate ad assegnargli poteri carismatici.

Numerose testimonianze dichiaravano miracoli operati in vita, dimostravano la sua bilocazione, testimoniavano la sua capacità di scrutazione dell’animo umano. Dopo la morte operò un secondo miracolo accertato, come richiesto per la santificazione.

Oggi è tra i santi più amati e venerati. Ha soppiantato Lourdes in Italia e San Gennaro nel Napoletano. Almeno nel Sud Italia campeggiano le sue immagini sui comodini dei credenti, sugli autocarri e nelle stazioni di servizio; città e paesi esibiscono orribili monumenti improvvisati nell'esplosione del fenomeno.

La grande buona fede popolare sembra  supportata da commercianti senza fede e senza gusto. La Chiesa si direbbe che ha ceduto ad una santificazione "vox populi " come già accaduto con Papa Roncalli e come poi accadrà anche con Papa Wojtyla.

Finché il "Padre Pio” era in vita, la Chiesa era stata tanto rigorosa da una parte quanto superficiale e prevenuta dall'altra.  Alla morte del "santo" la Chiesa ha assecondato il moto spontaneo dei fedeli che moltiplicavano i miracoli e le donazioni.

Per oltre mezzo secolo non si era appurato se le stimmate venissero da un dono di Dio o da una sofferenza spirituale o da una somatizzazione o addirittura da un provocazione artificiale.

La fede, che  per definizione prescinde dalla scienza, questa volta si era preteso che venisse avallata dalla scienza.

Ci si domandava se la crisi di Padre Pio fosse chimica o mistica anziché accettare che la crisi chimica discendesse da quella mistica.

Era stato mandato il grande professor Gemelli per testare le stimmate di Padre Pio ma non ci si era curati di presentarlo nella giusta ufficialità anziché farlo apparire nelle vesti dell'ennesimo odioso scettico scocciatore.

Più che l’insegnamento di Padre Pio resta la considerazione del vivo bisogno delle persone di credere nel divino come salvezza dalle grandi pene quotidiane. Gli ammalati terminali e gli infelici in genere hanno "un santo a cui votarsi".

    

            TOMBA PADRE PIO a  S. GIOVANNI ROTONDI (FG)


 

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