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CUORE

 


Anticamente si credeva che il cuore fosse la sede dell’anima, delle passioni e dell’amore.

La Bibbia lo indicava come centro delle volontà umane e chiedeva di ‘amare con tutto il cuore’. Lo vedeva  sede della coscienza e responsabile della saggezza e della vita morale e spirituale.  Per i Sumeri era sede dell’intelletto. Per gli Egizi era il centro decisionale del corpo. I Romani, con Galeno, dimostrarono la sua vitale ma arida funzione di pompa meccanica.

Oggi ci si domanda se il cuore, oltre a dare irrorazione sanguigna ed impulsi vitali all’intero organismo, non risenta di informazioni intellettive e condizionamenti psichici provenienti dal cervello.

E' ricorrente che a seguito di fortissime emozioni alcune persone vengono colpite da disfunzioni cardiache, talvolta mortali.

Bene o male il corpo animale può sopravvivere senza uno o più organi; nessun animale può vivere senza il cuore. Questo dà l’impulso a tutti i processi vitali, costituisce la scintilla iniziale della vita. Poiché nulla fa credere che possa esserci vita animale senza anima si deve ipotizzare che al nascere della vita nasca insieme anche l’anima. Visto che la vita nasce con il cuore si può argomentare che l’anima nasce con il cuore.

Al momento della nascita, o del suo concepimento, il cuoricino nascente non dispone di alcuna informazione proveniente dal suo cervello, ancora del tutto estraneo a qualsivoglia esperienza. Si può dedurre che quel cuoricino non abbia ancora un’anima o risenta di quella materna.


 

 

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