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PENSIERO


Il pensiero è l’astratto mentale della realtà.

L’animale segue un processo di cognizione della realtà imparando  a riconoscere gli oggetti e le situazioni per poi passare ad una fase di catalogazione delle sfumature della loro utilità o pericolosità. Quando le distinzioni non sono istintive soccorre l’accumulo di esperienze. La conservazione delle informazioni, o memoria, avviene nell’archivio mentale divenuto la prima forma astratta di pensiero.

Nell’uomo è sviluppata la tendenza ad interpolare ed estrapolare i dati della memoria, ottenendone le sintesi che moltiplicheranno e personalizzeranno le informazioni. Il pensiero può comprendere l’inconscio e l’intuizione, può condurre all’autocoscienza e alla autoproduzione, fino a sfociare nella creazione, forse con l’assistenza dell’intelletto.

Il pensiero produce le idee e i concetti; alimenta l’immaginazione, il giudizio e la critica; definisce i desideri e i modi per soddisfarli; concorre alla formazione della coscienza.

In latino, pensare significava pesare ossia valutare. Quando guardiamo o ascoltiamo qualcosa la valutiamo cioè la confrontiamo con informazioni consimili o contrapposte o comunque richiamate alla memoria. Già solo parlando facciamo un continuo confronto, e cernita, della parola e della sintassi e dell’inflessione da adottare.

Il “Penso, dunque sono” significava per Cartesio la prova della propria esistenza, diventato per Lacan “Penso, dunque esiste” riferito alla altrui realtà. Per qualcuno il pensiero è immateriale, contrapposto ai sensi, che provocano stimoli meccanici. Per Leibniz pensiero e sensazioni non sono contrapposte ma gradatamente sfumate le une nelle altre.

Oggi prevale l’interpretazione empirico-meccanico-materialista che vede il pensiero quale prodotto fisiologico del cervello ed in particolare della mente; si scopre che alcune realtà figurate dal pensiero sono fittizie ma vissute come materialmente esistenti; si analizzano con l’interpretazione dei sogni taluni processi del pensiero svolti al di sotto della soglia di attenzione, prima che un compiuto pensiero porti alla formazione della coscienza.

Il pensiero è l’astratto degli astratti. Mentre il cervello, la memoria, l’intelligenza e le altre funzioni psichiche sono strumenti, il pensiero è la loro summa, sintesi, traguardo. Siffatta considerazione autorizza a vedere il pensiero coincidere con l’anima od a farne il primo ambasciatore, primo garante della sua esistenza, prima sua manifestazione.


 

 

 

 

 

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