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SIMPATICO


Il complesso sistema nervoso, di sottile connessione di organi, sangue, ghiandole, muscoli, per quanto ancora in parte sconosciuto, profila un apparato materiale apparentemente estraneo ad accogliere l’anima od a costituirla, tuttavia merita una rilevante considerazione la sua attività che discende anche da stimoli psichici di insospettato livello superiore.

Il sistema nervoso, composto dal cosiddetto Gran Simpatico o Ortosimpatico e Piccolo Simpatico o Parasimpatico, è popolarmente poco familiare forse perché esistono rade sue patologie che richiamino l’attenzione eppure svolge numerosi compiti delicati e importanti, quasi del tutto involontari, come il battito delle palpebre, la dilatazione delle pupille, la lacrimazione degli occhi, la variazione di sudorazione, la regolazione della pressione arteriosa, la produzione di saliva, la secrezione di bile, le secrezioni nel pancreas, la produzione di adrenalina, lo stimolo della minzione; favorisce l’eiaculazione e soprattutto attua la regolazione della omeostasi o conservazione degli equilibri termici e chimici dell’ organismo al variare delle condizioni esterne.

I due sistemi, il primo attraverso i gangli che percorrono la colonna vertebrale e il secondo che irradia i nervi cranici nella testa, producono reazioni opposte e contro bilanciatrici  e interconnettono la quasi totalità del corpo animale.

Lungi dal potersi considerare ‘anima’ nel senso pieno e tradizionale di soffio vitale o elemento vivificatore, il sistema Simpatico si propone come stimolo o strumento primario dello sviluppo evolutivo degli animali (vedere NATURA/L’UOMO/SELEZIONE ATTIVA).

In merito al quesito di indagine di questo lavoro, risulta che nessun organo e nessuna componente specifica del corpo animale contiene o costituisce l’anima e che questa possa risiedere nell’insieme delle componenti del corpo od in alcune sue parti connesse tra loro.

Si è visto che al fermarsi del cuore si ferma la vita, questo autorizzerebbe ad identificare la vita con il cuore e con l’anima. Si osserva che al cessare dell’attività del cervello non cessa la vita ma la sola sua parte cosciente o animale; di fatto nei casi di coma o di lesioni al  cervello si sopravvive come esseri vegetali.

Sappiamo che taluni organi non sono indispensabili alla vita e per questo vanno escluse le loro parentele con l’anima. Non sappiamo abbastanza cosa accade al venir meno delle funzioni psichiche o al bloccarsi dell’azione del Sistema Simpatico.


 
 

 

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