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ANIMA ESTESA


Alla ricerca dell’anima nell’anatomia del corpo umano, nelle schede precedenti (vedere schede ANIMA DOVE E COME), abbiamo risposto che essa non si trova compiutamente espressa da nessuna singola componente né materiale né psichica e che molti organi e funzioni partecipano alla sua parziale identificazione.

In latino ‘anima’ significa ‘senza corpo’: non ha corpo proprio ma può sostenere od essere sostenuto dal corpo.

L’ANIMA NON COINCIDE CON UNA PARTE DEL CORPO, NE È UNA INTERRELAZIONE.

Ne risulta un’anima diffusa o ESTESA o congiunta a molti organi e funzioni, in definitiva: UN’ANIMA IN CONCERTO.

Il cuore, da solo, svolge funzione primaria tanto che al suo cessare si arresta la vita ma di suo è poco più che un motore meccanico; senza supporto di altri organi e funzioni non basta ad assegnare i caratteri della persona. A sua volta il cuore ha bisogno di energia, è alimentato da altri organi e sostanze; questo basta a stabilire che non è una entità prima, cioè generatrice.

La volontà segna altro confine tra vegetali e animali visto che i primi ne sono totalmente privi; contrassegnando gli esseri dotati di anima potrebbe rappresentarla. La volontà è di per sé sufficiente a distinguere la capacità di un organismo di interagire con l’ambiente ma presa da sola non avrebbe gli strumenti per attuare scelte complesse; abbisogna di informazioni e di supporti di altri organi e funzioni per ottenere risultati coerenti con le circostanze e per permetterci di definire la personalità dei comportamenti dell’individuo.

Il linguaggio, come emissione di suoni propri, assente nei vegetali, pur esclusivo degli animali, in rapporto al grado di evoluzione, non basta a qualificare l’anima: ne è solo una manifestazione.

La memoria, altro carattere esclusivo degli organismi animali, è fondamentale per confrontare le esperienze vissute ma da sola non potrebbe tradurre in concreto le scelte attuative.

Il cervello, come una centrale operativa, è in grado di acquisire i dati e comandare e attuare i piani strategici. Si comporta come anima ma, appunto, a condizione che tutte le sue scelte chiamino in causa tutte le componenti fisiche, chimiche e psichiche, che formano l’anima.

Una conclusione coerente conduce ad affermare che l’anima è data dalla complessa combinazione di funzioni da non considerare disgiunte ma concorrenti. Il quadro riassuntivo crede di poter identificare l’anima in una struttura portante costituita dal sistema nervoso del Simpatico connesso a tutti gli organi e apparati principali e secondari che congiuntamente tra loro ottengono:

- di garantire all’organismo il miglior stato di sopravvivenza, 

- di informare l’organismo delle stimolazioni esterne,

- di commisurare le reazioni possibili,

- di prescegliere i comportamenti compatibili con le esigenze dell’organismo,

- di prediligere le stimolazioni innovative che si avvertono adeguate ai bisogni evolutivi.

Ne risulta un sistema autocosciente, vigile e vivificatore, che possiamo chiamare anima.

Se si accetta tale nuova qualificazione dell’anima si scopre anche la sua conseguente caratteristica di ‘anima attiva’(vedere scheda SELEZIONE ATTIVA). 


 

 

 

 

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