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L'ANIMA NELLE RELIGIONI


Molte religioni intendono l’anima come parte spirituale ed eterna degli esseri viventi, che sopravvive alla morte fisica del corpo, la parte materiale, degli individui. Alcune affermano che l’anima sia generata e assegnata da Dio.

Antiche culture, dette per questo animiste, credono che un’anima è posseduta oltre che dagli uomini e dagli animali anche dall’Universo nella sua interezza e nelle sue singole componenti come le piante, i fiumi, le montagne, fino agli eventi atmosferici.

Nelle religioni dei popoli primitivi è frequente la credenza che vede gli uomini animati da spiriti celesti e che collega la morte umana con il suo ritorno alla dimensione di spirito, avente poteri soprannaturali di beneficio o maleficio sui sopravvissuti.

Nell’Induismo come in altre religioni orientali l’esistenza umana è dotata di un’anima, l’atman, che è sottile principio di vita che riconduce l’individuo alla totalità del mondo. Le relative pratiche Yoga tendono alla liberazione dalla schiavitù dell’anima personale per assurgere al livello della superiore anima universale.

Nella quasi totalità delle religioni orientali, alla morte di un individuo la sua  anima si trasferisce nel corpo di altro individuo. Il processo, detto reincarnazione, tende alla elevazione dell’anima ed al ritorno al suo stato di purezza primitiva.

Il Buddismo sostiene l’anatman ossia l'assenza dell’atman, inteso come un Io eterno e immutabile, per questo non propone la reincarnazione ma la rinascita.

L’Ebraismo sostiene la preesistenza dell’anima alla nascita dell’uomo e prevede percorsi di purificazione in vita o dopo la morte del corpo. Tale interpretazione spiega che l’anima, avendo conosciuto la purezza primitiva precedente la vita terrena con la sua corruttibilità, è in grado di guidare i comportamenti umani verso la rettitudine.

La cabalistica e la mistica vedono l’anima composta dalle tre basi costituite dal soffio (l’alito divino che donò la vita all’uomo), assegnato alla nascita, e da due altri livelli ottenibili con i giusti comportamenti dell’esistenza.

L’anima è considerata una prerogativa spirituale che però può manifestarsi anche in forme e in modi materiali attraverso i sensi ed i sentimenti.

Su basi comuni all’Ebraismo, il Cristianesimo distingue nell’uomo il corpo come parte materiale, l’anima come personalità e lo spirito come astratto celeste di riferimento; anima e spirito sono spesso fusi in unica entità divina comunque sempre individuale ed immortale che sopravvive al corpo cui si ricongiunge con la Resurrezione finale.

L’Islamismo afferma che l’anima viene conquistata dal corpo in tenerissima età.


 
 

 

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