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ANIMA e selezione attiva


Tra le molte accezioni del termine anima prevale quella di psiche in generale e quella di volontà o capacità decisionale nell’àmbito dei rapporti con la società e l’ambiente.

Per volontà si intende il proposito di conseguire un risultato, che muove dal desiderio di ottenere un vantaggio. Tale desiderio è lo stimolo attivo che favorisce lo sviluppo del corpo e della mente.

Chiamiamo organismi viventi quelli che ripetono cicli di nascita, crescita, riproduzione e morte. Gli altri ed il resto della materia non sono mai statici ed inerti; non esiste la quiete assoluta (almeno non sul nostro pianeta e nel sistema solare).

Tutta la materia è soggetta a trasformazioni, rapide o lente quanto si voglia. Non c'è materia che non risenta di sollecitazioni proprie interne di natura fisica, chimica, magnetica ed elettrica, o di sollecitazioni dall'esterno, quantomeno di tipo gravitazionale. Tali sollecitazioni comportano trasformazioni della materia originale. Quand'anche questa non segue cicli periodici, pur sempre si evolve in altro. Alla lunga le trasformazioni generano evoluzioni che se non sono la morte le somigliano.

Lospirito delle persone è il loro pensiero astratto, incorporeo, immateriale, per questo non soggetto ad usura o trasformazione fisica, eppure anche lo spirito è soggetto a variazioni temporali; essendo mutevole cambia il modo di formarsi del pensiero ed il modo di richiamarlo e valutarlo.

Il mondo vegetale e animale è vivo. Il mondo minerale e universale è attivo.

I cicli di nascita-crescita-riproduzione-morte sono presenti, sia pure in modi diversi, tanto nei mondi vegetali e animali quanto in quelli minerali e universali. Differiscono le loro riproduzioni: nei primi si ha riproduzione di identicità, nei secondi la riproduzione conduce a diversità. Inoltre nei primi si ottiene la riproduzione prima della morte mentre nei secondi si ha riproduzione dopo la morte (o con la morte).

La necessità primaria di ossigeno, acqua e sostanze nutrienti, ha portato l’ organismo vivente (animale o pianta) a specializzare gli organi sensibili alla loro percezione. Quello non dotato di tale facoltà è deperito, non si ò riprodotto ed è scomparso come specie. Fin qua può essersi trattato di casualità. L’evoluzione non aveva fretta ed ha lasciato che comunque qualcosa sopravvivesse. Superata l’iniziale fase della sopravvivenza casuale il pianeta deve essere giunto alla saturazione., tanto da affollare alcune aree e lasciarne altre sterili. Negli oceani la diffusione dei viventi era operata dalle correnti naturali delle acque, sulla terraferma la diffusione era frenata dal campo più ristretto delle variazioni atmosferiche.

Nella selezione naturale concorre la stimolazione attiva secondo l’equazione

BISOGNO + DESIDERIO + VOLONTÀ = EVOLUZIONE  PROVOCATA

che sviluppa gli organi e le funzioni utili a migliorare il rendimento dell’organismo.


 

 

 

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