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6 visitatori onlineCESARE LEONE
Attraccata ad un molo di tronchi argentati
dondola
una barca rosa e ramata.
E’ piccola, tremola.
Sul fianco, a mano, c’è scritto
LEONE CESARE – PAPA’.
E’ umile invito, l’aspetto,
alla semplicità.
Agli uomini eccelsi di mente
si intestano strade e si innalzano monumenti
secondo il numero di beneficiati o l’eco lasciata.
S’intitola un modesto natante
a quest’uomo
di meriti grandi e altrettanti
ma profusi soltanto all’amata famiglia:
diletta sorella, moglie e due figli.
Ha convertito gli stenti in nobili consigli
ha fatto amare l’onestà
il lavoro e il rispetto
premiati con l’amore
il successo e il rispetto.
Dagli amici era detto Fred
perchè sognava Astaire
la leggerezza del ballo e l'eleganza
l'armonia, l'intesa e la creanza.
Ha praticato operosità e pazienza
ha raccolto eterna riconoscenza.
Sulla sua calma barca sale
chi in vita l’ha avuto accanto
e chi d’amore ne vede il canto.
Essa non conduce a rive inesplorate
né a belvederi da primato
ma scivola tra prati variopinti
e sotto pergolati profumati.
S’inoltra tra cieli tinti
dai rosa pregni di speranza
da cirri e cumuli colmi di candore
e di riflessi
argentati di saggezza
di consigli e bisbigli
sommessi.
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